Giovani del 2000



Informazione per i giovani del III millennio numero 42 Settembre 2011

Direttore: Cav. Virgilio Moreno Rafanelli

Vice Direttore: Maurizio Martini

Redattori: Alessio Lenzi, Luigi Palmieri, Massimiliano Matteoni

Collaboratori di redazione: Elisabetta Barsotti e Elena Cinelli

Redazione: Via Francesco Ferrucci 15 51100 - PISTOIA
Tel. 057322016
E-Mail: redazione@gio2000.it
Sito internet: www.gio2000.it

Tipologia: notiziario

Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Firenze al n. 4971 del 26.06.2000

Gli articoli contenuti nel periodico non rappresentano il pensiero ufficiale della redazione, ma esclusivamente quello del singolo articolista.


ELENCO RUBRICHE

In questo numero:

Comunicati
Un prestigioso traguardo raggiunto
a cura della redazione/dd>
Cucina
Tutti in cucina, (parte ventiseiesima)
a cura di Elisabetta Barsotti
Cultura
Applausi
a cura di Renzo Coletti
Hobby e tempo libero
Peru', il magico regno degli incas
a cura di Gianfranco Pepe
Musica
Intervista in esclusiva a Matteo Tiraboschi
a cura di Giuseppe Lurgio
Racconti e poesie
(Ti sento) (dove sei), due poesie
a cura di Giulia Guerra
Riflessioni e critiche
Una trappola degli italiani
a cura di Antonino Cucinotta
Satira
Per ridere un po'
a cura di Giuseppe Lurgio
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Comunicati

Un prestigioso traguardo raggiunto

a cura della redazione

Carissimi lettori,
Lo scorso mese di agosto la nostra rivista nata nel lontano 1998  da un gruppo di 4 giovani non vedenti, appoggiati dall’indimenticato e indimenticabile Prof. Carlo Monti,  ha raggiunto uno storico traguardo.
Abbiamo superato quota mille  iscritti  nella versione mail. Se a questo dato  aggiungiamo gli iscritti che ricevono il periodico  nella versione audio  che  è superiore  a cento,   allora si delineano cifre del tutto rispettabili.
 
La redazione desidera inviare un ringraziamento   a tutti coloro   che ci seguono da anni, ma vogliamo  altresì  ringraziare l’intero staff che ci affianca nel lavoro di raccolta articoli, creazione nuovi contatti ecc.
Tra i nostri lettori ci sono molti  normodotati, anzi, il numero di lettori vedenti è decisamente superiore a quello dei non vedenti.
Consentiteci un punto di orgoglio, perché questo particolare dato, è molto indicativo e potrebbero  farsi molte riflessioni sul perché di un successo che continua a distanza di molti anni al di fuori del mondo di noi disabili visivi.
Uno dei  nostri scopi era  proprio quello di trovare un punto di contatto tra handicap e normodotati, ci sembra di poter dire che i numeri  parlano da soli dandoci ampiamente soddisfazione.
Forse tendere un filo vero e non formale tra noi e gli altri è più semplice di quanto possa sembrare.  Forse, e ci mettiamo molti forse, un po’ meno di formalità e una maggior capacità di rapportarsi in maniera semplice e genuina a 360 gradi, offrirebbe possibilità di integrazione e occasioni  di farci conoscere molto maggiori.

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Cucina

Tutti in cucina, (parte ventiseiesima)

a cura di Elisabetta Barsotti

Salve carissimi, ben ritrovati!

Dopo un po' di silenzio rieccomi nuovamente per proporvi qualche ricettina che spero sarà di vostro gradimento.

Purtroppo, lo dico fin d'ora, per un po' di tempo non potrò garantire la presenza di questa rubrica su ogni numero perchè i prossimi mesi saranno per me decisamente impegnativi. Scusandomene in anticipo, prometto comunque di fare il possibile per esserci più spesso che potrò.

Per ora vi abbraccio e, come sempre, vi invito a provare le ricette e a scrivermi se avete bisogno di qualche suggerimento o consiglio.
Alla prossima!

Insalata gustosa sapore d'autunno

Ingredienti per 4 persone

Preparazione
Tagliare a dadini mezza mela senza sbucciarla e bagnarla con poco succo di limone per non farla annerire.
Sfogliare l'insalata, tagliarla grossolanamente e mischiarla con le mele, i pinoli e uva bianca e nera.
Emulsionare olio, miele, aceto e sale e, Con l'intingolo ottenuto, condire l'insalata.
Ottima come antipasto sfizioso servita in coppe di vetro guarnite con chicchi d'uva sul bordo.

Terrine di Gnocchi alla Zucca, Mandorle e Scamorza Affumicata

Ingredienti per 4 porzioni

Preparazione
Cuocere la zucca, spellarla, tagliarla a dadini e passarla in una padella capiente con un filo d'olio, finché diventa una crema.
Cuocere gli gnocchi in abbondante acqua salata, scolandoli velocemente appena cominciano a venire a galla aiutandosi con una schiumarola.
Man mano che si scolano gli gnocchi trasferirli nella padella della zucca. Quando tutti gli gnochi saranno in padella versare sopra le mandorle tostate e la scamorza affumicata a dadini e mescolate per bene.
Porzionate gli gnocchi un cocottine di terracotta e ponete sotto il grill per pochi minuti per far fondere la scamorza.
Servite subito.

Se piace, aggiungere un po' di prezzemolo tritato.
Servire subito bollente!

Sformato di Fagiolini Verdi

Ingredienti per 4 persone

Preparazione
Lessare i fagiolini, nel frattempo, con il latte, il burro e la farina preparare una salsa besciamelle non troppo densa.
Dopo averla fatta intiepidire, comporre in una pirofila da forno gli strati: un po' di besciamelle, fagiolini, besciamelle e sopra fette di formaggio.
Continuare finché terminano gl'ingredienti.
Cospargere abbondantemente il composto di parmigiano grattugiato e di qualche fiocchetto di burro, quindi infornare a 180° per 20 minuti circa, finché apparirà una bella crosticina dorata.
Un secondo piatto nutriente e un po' diverso per chi, come me, è stufo della solita carne....

Torta Ricotta, Nocciole e gocce di Cioccolato

Ingredienti per 6 persone

Preparazione
Montare l'uovo con lo zucchero, unire la ricotta continuando a mescolare e la panna, quando il composto risulterà omogeneo aggiungere la farina, le nocciole sminuzzate e le gocce di cioccolato ed amalgamare il tutto.
Versare l'impasto in una teglia coperta con carta forno e cuocere a 180° per 40/50 minuti, verificare la cottura con lo stecchino.
Attendere una decina di minuti quindi sformare su un piatto di servizio e spolverizzare con zucchero a velo.
Gnam, è una sciccheria!

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Cultura

Applausi

a cura di Renzo Coletti

Cara letrice e lettore,
vorrei ricordarti che nell’evoluzione umana, le mani hanno avuto un ruolo fondamentale, che oggi sembra al contrario, raffigurare in un gesto, un tempo esercizio della mente e della coscienza, ovvero  l’applauso, è divenuto il simbolo dell’incapacità critica e annichilimento della ragione. Concentrati un momento e pensa all’ultima volta che ti sei sottratto a questo gesto, o hai reagito con fischi e pernacchie. Sottolineo il sottrarsi al gesto di applaudire, poiché oggi sembra un dovere istituzionale diventare claque. Quelle mani che ti sono così utili in ogni occasione, vestirsi lavarsi, lavorare, dipingere, suonare, e tante altre cose, come puoi umiliarle e rivolgerle contro di te? Ebbene si! Quando applaudi invece di ribellarti, ti sei praticamente schiaffeggiato e hai distrutto quel prezioso operato, che è stato la collaborazione di millenni tra mano e mente, divenuto linguaggio. Quanto sei cosciente dell’opera di demolizione che stai compiendo? Interrompere la catena evolutiva sopra citata, (mano, lingua e mente), è di fatto regredire ad uno stadio inferiore. Forse stai pensando che il linguaggio si è arricchito con la scolarizzazione molto più diffusa e di livello superiore? Ricordi i film americani sui pellerossa? Forse   pochi sono stati i film di valore, ma è certo, questa è Storia, che l’abilità oratoria degli indiani d’America, hanno rappresentato  uno dei pochi ostacoli alla colonizzazione. Questo dimostra che la cultura e il senso critico, hanno strade spesso diverse e più fantasiose, di quanto la   scuola e il nozionismo possano offrire. Questa società, sia pur in modo scorretto e falsato, ha bisogno per ovvi motivi, di inviarti messaggi visivi e di altra natura, che ti dovrebbero in qualche modo rappresentare una realtà sufficiente per essere ancora in grado di produrre e di acquistare. Quindi cara lettrice e lettore, non puoi celarti dietro il mito dell’innocenza e dell’impotenza, perché appartieni al sistema e interagisci con esso. Stai leggendo un giornale di contro-informazione, stai forse cercando una strada o chi ti ci conduca, ma come vedi non basta. Un maestro Sufi, mi ha detto una volta: “Non cercare la persona giusta, tu gia lo sei”. Guardati allo specchio, osserva il tuo cormpo attraverso le sensazioni che stai in questo momento ignorando. Ecco, bravo, vedi? Le mascelle sono serrate, la fronte un po’’ corrugata? Bene…  le spalle perché sono così tese e leggermente curve? La schiena è forse un po’’ rigida? Continua da solo e poi osserva il tuo respiro. No! Non va ancora bene! Troppo veloce e poco profondo. Ora va meglio? Peccato devo interromperti nel tuo momento di giusto equilibrio e rilassamento, perché ancora non hai capito! Ti stanno uccidendo e tu dove ti sei chiuso? Ti stanno mentendo e tu perché applaudi? Ti stanno togliendo la tua libertà, giorno per giorno e tu non ci credi! Ti abbruttiscono e tu lasci fare! Ti parlano di democrazia e tu ci credi! Ti tolgono tutti i diritti e il lavoro, mentre tu stai pensando al tuo nuovo giocattolo come un bambino! Sei in guerra e fingi di non saperlo! Stai negando un futuro possibile e ancora aplaudi!
 Ora sai che ciò che stai facendo non basta. Sai che il tuo corpo soffre. Sai che non puoi contare che su di te. Sai che quando ascolti odi un linguaggio biforcuto. Sai e puoi saper molto di più,se solo lo vuoi.
Leggo nel tuo pensiero la domanda: “E tu? “Credi di aver fatto tutto ciò che era possibile?”
Cosa succede? Hai trovato il tuo senso critico?
Un po’’ dubbioso ma felice di averti un po’’ aiutato ad aiutarmi e a ritrovare nuove energie, cara lettrice e caro lettore, ti saluto e ti attendo ancora su questo spazio.

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Hobby e tempo libero

Peru', il magico regno degli incas

a cura di Gianfranco Pepe

Era già da molto tempo che io e mia moglie Frediana sognavamo questo viaggio, ma le vicissitudini politiche di quel paese ed in particolare il sempre presente rischio del terrorismo di Sendèro Luminoso avevano frenato i nostri entusiasmi. Finalmente però nel 2002 la situazione  si presentava decisamente più tranquilla e ci permise di partire. Molte sono state le cose che ci hanno accompagnato sempre in questo straordinario paese pieno di sorprese e dagli incredibili contrasti territoriali e climatici. Dalla piatta e nebbiosa costa del Pacifico agli  altissimi valichi tra i perenni ghiacciai delle Ande, dal deserto asciutto e misterioso della zona di Nazca alle umidissime atmosfere dell'impenetrabile foresta amazzonica. Ed è proprio lo stupore che non ci ha mai abbandonato. Lo stupore per le diverse limpide atmosfere a volte veramente magiche, lo stupore per gli antichi misteri mai svelati, lo stupore per le straordinarie e quasi inesplicabili opere del popolo Inca e lo stupore per una natura a volte dura ma perennemente varia e spettacolare. Ci ha anche sempre fatto una piacevole compagnia l'accativante musica andina, che sentiamo spesso anche nelle nostre piazze ma che suonata laggiù acquista tutt'altro sapore.
 E purtroppo non ci ha mai lasciato neppure il "soroche", quel fastidioso cerchio alla testa pressochè inevitabile a quelle altitudini quasi sempre superiori ai 3.000 metri, che cercavamo con scarso successo di eliminare con l'onnipresente matè di coca. E, proprio per evitare i rischi di repentini sbalzi di altitudine, siamo partiti da Lima con l’intenzione di risalire gradualmente verso le alte quote.  
Lasciamo all’alba la capitale ed in compagnia del simpatico Paul ci dirigiamo verso sud per 250 chilometri lungo la mitica Caretèra Panamericana. Prima tappa le isole Ballestas. Dopo aver ammirato il grande misterioso candelabro impresso nella roccia della penisola a picco sul mare, sotto un cielo sempre più azzurro, la natura inizia a dare spettacolo. Giriamo con calma intorno a queste piccole belle e frastagliatissime isole e, tra archi e pinnacoli, rimiriamo da vicino l’incredibile fauna di questo posto. Leoni marini, piccoli pinguini e centinaia di diverse specie di uccelli, ci salutano in modo estremamente rumoroso. Tornati sulla terra ferma, lo spettacolo continua nella desertica penisola di Paracas, che raggiungiamo col pulmino in pochi minuti. Il contrasto di colori del mare e del deserto ed alcuni avvoltoi che svolazzano sopra una piccola colonia di otarie, rendono magica la nostra passeggiata a piedi. Migliaia di gabbiani ci danno l'arrivederci.
Lasciamo la penisola di Paracas proseguendo in un affascinante ambiente totalmente desertico, sfiorando spettacolari dune di sabbia alte centinaia di metri.
Eccoci a Nazca con le sue misteriose linee, giganteschi disegni incisi nel deserto dalle incredibilmente perfette proporzioni e visibili solamente dall’alto di un aereo. Come è perché siano stati spesi tanta fatica e tanto ingegno sono  domande ancora avvolte dal mistero.
Il deserto è ormai alle nostre spalle mentre saliamo dolcemente sino ai 2.200 metri di Arequipa. Soprannominata la città bianca, è ricca di palazzi in stile coloniale e di chiese e conventi come quello bellissimo di Santa Catalina nel quale ci aggiriamo ammirati nella pace delle piccole vie, dei deliziosi angoli, chiostri e punti panoramici nel profumo della legna bruciata nei forni delle cucine
Affrontiamo poi il lungo trasferiimento al Colca Canyon, tra scenografici panorami sui circostanti vulcani innevati e vasti altipiani punteggiati da grandi branchi di dolcissime vigogne selvatiche, raggiungendo i 4.830 metri di altitudine, il punto più elevato del viaggio e forse della nostra intera vita. Al passo siamo gli unici turisti, ci sono solo 3 donnine in costume locale ed un piccolo bimbo bruciato dal sole e, nella limpidissima e rarefatta atmosfera, restiamo davvero emozionati. La meta finale di questa escursione è la Cruz del Condor, situata a strapiombo sull’alto di un profondo canyon.  La speranza di vedere il mitico condor viene ampiamente realizzata. Dopo solo pochi minuti di attesa, eccoli!. Sono tanti ed enormi e per un’ora ci deliziano con i loro volteggi. In uno spettacolo veramente unico, amplificato da una luce magnifica, perfino io riesco a vederne un paio.
Scavalcate in aereo le alte vette andine, i 3.400 metri della splendida Cusco ci accolgono col solito clima meraviglioso. Questa città unica al mondo è caratterizzata dagli antichi resti degli Incas che, possenti, indistruttibili e assolutamente antisismici, sono stati utilizzati come fondamenta delle nuove costruzioni. L’esempio più stupendo e suggestivo è la Coricancha. Infatti il complesso comprende i resti Incas del tempio del sole sui quali venne edificata la chiesa di Santo  Domingo, ed è davvero bellissima questa sovrapposizione che regala a questo luogo un’atmosfera assolutamente speciale. Subito fuori città, tra i tanti antichi luoghi di culto, spicca per bellezza il sito di Sacsayhuaman. Nella immensa spianata sorgono le maestose rovine di un grande tempio, con i suoi giganteschi pietroni incredibilmente e perfettamente incastrati a secco, dall’alto del quale si gode un panorama mozzafiato sul centro di Cusco. Assaporiamo con calma questa straordinaria atmosfera,
cercando di immaginare lo splendore di queste possenti costruzioni completamente rivestite di oro zecchino, saccheggiato poi dalle  invasioni spagnole.  
Il treno della Orient Express diretto al famosissimo sito di Matchu Pichu, attraverso un percorso molto vario, prima arrampicandosi con stretti tornanti e poi lambendo le rombanti acque del fiume Urubamba nel fitto della foresta pluviale, ci porta ad Aguas  Calientes, fatiscente villaggio in vago stile far west incassato tra i monti. Per la prima volta dall’inizio del viaggio il tempo è brutto e minaccia pioggia. Giunti al sito, un’atmosfera ovattata con le nuvole che di tanto in tanto avvolgono tutto, dona al posto una  suggestione particolare
Permettendoci comunque di apprezzare tantissimo questo incredibile sito archeologico immerso in una natura ancora così selvaggia.
La Valle Sacra che ci riporta verso Cusco è un susseguirsi di resti archeologici Incas, di paesini con i loro mercati colorati e di coltivazioni a terrazze sino anche ai 4.500 metri, a testimonianza della durezza della vita di questa povera gente. E, dopo aver alloggiato in uno splendido albergo ricavato da un antico convento dalle mistiche e rilassanti atmosfere, affrontiamo l’ultima tappa del nostro viaggio con destinazione il famoso lago Titicàca.
Saliamo sino ai 4.300 metri del passo della Raya, e il cielo ci sembra così vicino da poter quasi toccare le nuvole bianche che sovrastano le cime. Da qui in poi il paesaggio si fa magnifico, ed un viaggio che pensavamo lungo e noioso diventa invece molto gradevole. I ghiacciai che ci circondano lasciano lentamente il posto ad un sempre più immenso altopiano, tra mandrie di alpàca e lama in una luce limpidissima.
Ai 3.800 metri del lago Titicàca, a bordo di un barcone solchiamo le immobili acque sino a giungere alla più grande delle isole galleggianti abitate dal popolo degli Uros.  Saliamo titubanti sull’isola calpestando la cedevole paglia di cui è costituita, salendo anche su una insicura traballante torretta da cui godiamo di una bella vista di insieme e restiamo davvero perplessi sulla fatiscenza di qualsiasi cosa ci circondi e sull’allucinante modo di vita di questa gente, davvero lontana da qualsiasi immaginazione.
La permanenza in alta quota per diversi giorni ci è diventata piuttosto pesante e tutto sommato non ci dispiace tornare nella capitale, anche se questo significa la fine della nostra bella avventura.
Usciti dall’aeroporto di Linate, restiamo inesorabilmente imbottigliati nell’allucinante traffico della tangenziale e ripensiamo alle tranquille atmosfere che abbiamo appena lasciato.
    Certo, il grande re Pacha Cutec, percorrendo i lastricati sentieri degli Incas, andava un po’ più piano. Ma ragazzi, quanto stress in meno!!

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Musica

Intervista in esclusiva a Matteo Tiraboschi

a cura di Giuseppe Lurgio

Cari lettori,
In questo numero pubblichiamo un intervista in esclusiva per la nostra rivista Giovani del 2000 al cantante Matteo Tiraboschi.

 

Siamo molto onorati dell’intervista  che lei rilascia al nostro periodico Giovani del 2000.
 
Prima di procedere con le domande che di seguito le rivolgerò, gradirei che facesse una piccola presentazione di se, giusto per far capire a chi non la conosce,chi è MATTEO TIRABOSCHI.

Matteo
ciao a tutti,
innanzitutto non sono così importante.
Io dico e penso chè tutti
siamo importanti solo perchè esistiamo.
Non sono così famoso!
E un piacere per me essere intervistato da tè!
Diamoci del tù!
Cielo,non vedo
la necessità di essere formali!
Io sono così,o piaccio o non piaccio!
Carissimi lettori di Giovani del 2000.
Con piacere vi parlo
di mè.

Io sono Matteo Tiraboschi,sono di Dalmine paesone industriale della provincia di Bergamo.

Giuseppe

Bene MATTEO,visto che a te fa piacere così ti darò del tu.
Queste poche domande che  ti porrò   saranno prevalentemente di carattere musicale.
Ci puoi raccontare un po come nasce e diventa cantante MATTEO TIRABOSCHI?

Matteo.

Ho 39 anni,canto da sempre,dal 1982 ho cominciato a studiare e a suonare pianoforte tastiera e organo e a studiare canto.

Ho studiato per 5 anni pianoforte da una insegnante non vedente privata e poi 11 anni ho studiato e cantato in un coro di chiesa con un maestro tuttora vivente.

Si chiama Chigioni Rino.

Ha 84 anni ed è un gigantone come mè!

Infatti,io
e lui pesiamo più di 120 chili!

Come insegniamento lui era severo,ma è così
che deve essere se si vuole imparare qualcosa.

Io a lui sono sempre piaciuto,pensate,una volta stavo andando a rendere omaggio a un defunto.

Al funerale
mi ha incontrato e mi ha quasi obbligato a fare il solista dopo anni che non lo vedevo.

Questo per dirvi che stima ha di me questo maestro!

Io dico che la musica è come una pianta buona,una pianta secolare,grossa tipo una quercia o un olivo.

Dà frutti a lungo termine,prima ti rompi la schiena a studiare specialmente i solfeggi so solo io quanta fatica costano!
Anche se il Pozuoli è un libro a mio modo di dire completo.
Io anche a scuola non è che fossi un grande studente,a me piaceva la pratica,io suonavo ciò che volevo io,quasi mai quello che voleva la mia insegnante.

Mio padre che ora ci ascolta da TV Paradise cantava al Donizetti.

Mio padre era stradino ed ha smesso di cantare quando io e mia sorella siamo nati.

Giuseppe.

So di tue importanti collaborazioni a fianco di personaggi di un certo spessore della musica Italiana e straniera.
Ce ne puoi parlare?

Matteo.

Certo!

Io ho avuto tante opportunità,ho cantato con diversi personaggi del mondo musicale quali Ami stuart,i pooh,Gianni Morandi,Fiorello.

Poi l'apoteosi nel Giubileo dei Disabili il 3 Dicembre del 2000 davanti al Grande Beato Giovanni Paolo secondo.

Avevo 120 orchestrali magistralmente diretti dal maestro Leonardo Deamicis dell'orchestra della Rai,è stata davvero una grande emozione per me!
Io ho partecipato anche al Festival di Castrocaro nel 1995,poi al Festival di Grosseto e a Napoli.
Poi sono arrivato sul podio alla Mela d'oro con concorso di Karaoche nazionale svoltosi nel 2007e 2008a Viareggio.

Giuseppe.

E ora una domanda forse un po scomoda per così dire,ma importante a mio avviso.
Puoi parlaarci della tua disabilità?

Matteo.

Che dirvi,sulla vista io non mi sono mai appoggiato,non mi sono mai lamentato della mancanza della vista.

Io lò persa come tanti di noi negli anni 70,
all'epoca non si mettevano nelle incubatrici le mascherine che proteggevano gli occhi.

Ma l'importante e essere qui con voi a condividere queste mie ebelle emozioni che spero vi interessino.

Io sono nato prematuro.
A 6 mesi e mezzo pesavo un chilo e duecento poi sono andato a 9 etti,ho fatto 6 giorni di massaggio cardiaco continuato e più di 2 mesi in ospedale,ero gemello e la mia sorellina Simona il sesto giorno e morta.

Certo per imiei non è stata una festa sapere che il loro figlio non vedeva ma a casa mia la parola,poverino,non esiste per nessun motivo al mondo.

I miei mi hanno sempre detto,se sbagli paghi se fai bene sei bravo.

Ancora adesso che vivo da solo,anzi ringrazio pubblicamente mia sorella Maura,mio cognato Angelo e le mie nipotine Giada eGaia che abitano sopra di me,e loro mi danno una grande mano in casa!

Giuseppe.

Musicalmente e non solo,ti senti arrivato?

Io non mi sento arrivato,anzi voglio continuare a cantare,vorrei fare conoscere la mia voce a tutta l'Italia e non solo.

Cantare fà parte di me,oramai e un mio secondo piacevole lavoro!
Io infatti sono centralinista alla Tenaris Dalmine,famosa multinazionale siderurgica mondiale di

Dalmine E IL paese in cui abito E vi lavoro da oramai 13 anni e sono centralinista li.

Anche se in modo diverso anche il centralino se lo fai bene ti dà soddisfazione,ma la musica lo batte.

Mipiacerebbe prima o poi fare entrambi i lavori e col tempo magari abbandonare quello del centralino.

Ma con ciò non rinnego

Giuseppe.

C'È un sogno in un tuo cassetto che vorresti si realizzasse?

Matteo.

Il mio sogno nel cassetto è andare a cantare aSan Remo.
Se ne parla male o bene,ma tutti vorrebbero andare lì.Io lo dico da sempre

iuseppe.

Prima abbiamo parlato delle tue passate esperienze musicali,ebbene,puoi ora parlarci e magari dare in anteprima per i nostri lettori notizie o collaborazioni musicali che porterai avanti nel prossimo futuro?

Matteo.

Io stò felicemente collaborando con la Recordin Studio di Ezio Baloschi e Stefano De Donatis,due promettenti autori bergamaschi.

Con loro abiamo fatto Cantoperte,un cd composto da questa canzone inedita che potrete scaricare da Itunes e da Americandisco legalmente a 80 centesimi il disco.

Oltre a questo brano contiene anche altre 12 tracce tra cui Con te partirò,la forza della vita,Una lunga storia d'amore e altri pezzi.

Spero lo possiate scaricare affinchè il nostro sogno possa continuare!

Per vivere purtroppo non si campa solo di complimenti!

Anzi se avete radio amiche fatemi pure intervistare!
A proposito di Canto per te,ebbene a Settembre,però non sò ancora la data esatta,gireremo un video di Canto per te a Padova in una villa antica.

Il video andrà in onda a Ottobre in tutte le TV nazionali piccole egrandi e locali di tuttaIitalia.

Il programma si chiama Super Pass e a Novembre uscirà il mio disco nuovo composto da 5 brani inediti e 5 editi di cui uno lo suonerò io con il pianoforte e sarà poi orchestrato e poi uscirà in tutta Italia.
Vorrei soffermarmi,perchè nessuno mai ne parla su come nasce un cd.
Il lavoro.le ore,l'impegno,il tempo,e il denaro che ci vogliono per realizzarlo.

E anche vero che con il pc si fà molto,però bisogna avere ottimi arrangiatori che ci sanno fare e che poi vanno pagati.

Poi quando si fà un cd ci sono tutti i volumi da metiere a posto,parola per parola e ci vuole il suo tempo.

Per fare uscire il cd a Novembre noi a fine Agosto cominceremo già ad incidere e sicuramente faremo in studio 2 o 3 giorni a 9 o 10 ore filate Tutto cio senza poi contare le spese di pubblicità e tutte le altre che ora non sto qui a contarvi.

Ecco perchèscaricare legalmente Canto per te,così noi potremo rientrare con le spese.

Giuseppe.

Come si svolge una tua giornata tipo?

La mia giornata tipo è normale,non sono un vip,sono una persona che come tutti si alza alle 6e30 del mattino,mi lavbo,mi vesto,ascolto un pò di televisione.

Poi alle 7e 30 i volontari dell'Auser che gli pago la benzina,mi portano in ufficio dove ci passo più di 8 ore.

La sera esco spesso con amici a bere qualcosa.

Giuseppe.

C'è un cantante o un gruppo che ascolti piu volentieri?

Matteo.

 

Io ascolto di tutto,Vasco Rossi,Guccini,Venditti,zucchero,Simpe minds,Depence mode Pink Floidn e molti altri!

Non mi piace la Ferreri,non la reggo!

Giuseppe.

Il tuo rapporto con la fede?

La fede.

Si credo però a modo mio,se non vado a messa non piango,però io sono convinto che Dio c'è e che la sua presenza si sente come si sente la presenza dei nostri cari.
Certo non fisica ma nelle nostre anime e nei nostri cuori.

Sono single,mi piacerebbe trovare una persona che condivida con me la vita,le mie passioni.le gioie e anche perchè no quei rari momenti di tristezza che la vita ci dà!

Ma anche qui non ne faccio un dramma!

Giuseppe.

Caratterialmente,Matteo Tiraboschi come si descrive?

Matteo.

Io vado d'accordo con tutti,sono un testardo e un testone!
Io se mi fisso un obbiettivo quello è,se ho un'idea che piace a me io faccio di tutto per realizzarla!

Il mio difetto e magari io ascolto però poi faccio come mi pare!
Io sono un tipo spartano,non mi piace il fighismo ne come oggettistica ne come etica.

Sono amante della vita in tutti i suoi sensi.
Io mi sento veramente fortunato,nella vita ho fatto tante cose,il lancio conil paracadute a Reggio Emilia che potete vedere e sentire su iutiub e collegandovi in Face book scrivendo Matteo Tiraboschi.
Ho praticato sci di fondo,vado spesso a nuoto e ho provato negli anni 90 il caiac e rafting sulle rapide.

Poi sono stato sul cammello,sul elefante e sul cavallo.

Tutte belle esperienze davvero!

Come dico io,ne ho viste di cotte e di crude,di belle e di brutte.

Veramente io penso che l'esserci in questo mondo è bello ed un onore e nessuno e qui per caso!

La vita ci offre di tutto,bello e brutto ma io sono sicuro che in ogni cosa che ci accade un qualcosa di positivo c'è sempre!

Ognuno di noi affronta e non si può fare diversamente di tutto nella vita.

Tutti abbiamo i momenti di tristezza ma la forza della vita e della fede in qualunque cosa noi crediamo ci fà risalire!

Io dico sempre le esperienze della vita o meglio,dalle esperienze della vita,o si matura e si sale o si cade eci si perde.

Però stà a noi scegliere se volere salire o meno!

Non voglio insegnarvi nulla amici,non mi reputo maestro di nulla,questi sono miei pensieri in cui credo fermamentte!

Giuseppe.

Bene Matteo,
siamo alla fine di questa nostra piacevole chiacchierata tra amici!
Vuoi salutare i lettori con una tua frase o un pensiero che sia di buon auspicio per tutti?

Matteo.

Vi lascio con una frase e un augurio,siate felici di esserci,non datelo per scontato,alzatevi davvero con questa voglia e questa frase che diventerà a forza di dirla e di pensarla il vostro slogan positivo,il vostro cuore e mente ne gioveranno ve lo dico io!

Fidatevi amici davvero,che tutto ciò che voi sperate e desidererete nella vita si possa avverare.
Come dice Madre Teresa,la vita vivila e difendila e condividila con tutti quanti,non restate li chiusi in voi,ma uscite e rendiamoci visibili amici!
Vi abbraccio a tutti voi e vi aspetto in tanti su FACE BOOCK,basta scrivere Matteo Tiraboschi di DALMINE in provincia di BERGAMO,oppure ssu SKIPE alla voce gigante buono77.
Mi raccomando,scrivetemi in tantissimi!
ciao!

Giuseppe.

Ok,ancora grazie,e a presto

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Racconti e poesie

(Ti sento) (dove sei), due poesie

a cura di Giulia Guerra

ti sento.
nelle onde del mare
nel battito forte del mio cuore
nei miei pensieri di speranza.
Ti sento,
quando il vento agita le foglie degli alberi, nei sospiri della natura, prima di un temporale.
Ti sento,
nell'odore dei tigli in fiore, nell'aria c'è il profumo di te.
Ti sento in ogni mio respiro, nei miei gesti, in tutte le cose che parlano di te.
Ed è già mattina.
la città si sveglia, i bambini ridono, le mamme aspettano, le macchine sfrecciano veloci, e io ti sento.

__

Dove sei

Dove sei amore mio.

vorrei cercarti nel sonno
dove sei amore mio
vorrei cercarti tra i miei sospiri. Forse un sogno si avvererà quando sentirò ancora la tua voce.
Dove sono le tue labbra, in Africa, in Spagna, che importa. dove sono le tue mani, forse al di là del fiume.
io sono qui ad aspettarti.
di notte il mio cuore batte per te.
Ma eccoti, nella penombra della notte, un sospiro, un gemito, sei qui, mi stai guardando, e io non me ne accorgo, perchè ti sogno.

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Riflessioni e critiche

Una trappola degli italiani

a cura di Antonino Cucinotta

Già da diversi anni vige in Italia la riforma elettorale, definita dall’ on. Calderoli, che ne fu l’autore, una “Porcata”. Io non so se l’on. Calderoli era o non era  consapevole delle conseguenze elettorali che tale riforma avrebbe avuto. È una riforma che ha dato certamente un colpo alla Democrazia Italiana, che non pone limiti di espressione se non quelli posti dalla legge. In questa riforma il legislatore, contravvenendo alla libertà di scelta e di espressione, ha previsto che i candidati alle elezioni, politiche e non vengano scelti liberamente dai cittadini dalle liste elettorali che li contengono, ma dai partiti, per cui il cittadino, volente o nolente, deve votare la lista del partito di sua preferenza. Si è così stabilito un potere partitocratico in quanto sono i singoli  partiti a proporre i candidati che,  naturalmente, fanno loro più comodo. Abbiano assistito così all’elezione di personaggi che per il loro passato e per la loro condotta civile non meritavano di andare a ricoprire nel governo o nei consessi politici, posti di grande responsabilità.
Tutti i partiti, in occasione delle ultime elezioni politiche, hanno conclamato la loro volontà di modificare tale legge che offende la Democrazia  e limita la Libertà dei cittadini.
Notiamo, però, che, fatte le elezioni, della promessa di modificare la riforma in questione , non si è più sentito parlare. Sembra che sia andata a finire nel “dimenticatoio”  dei signori politici, sia di destra che di sinistra. Va detto, infatti, che nessun partito, qualunque sia la sua collocazione politica, abbia interesse a modificare la legge che sostituisce l’esercizio di un “potere” a cui nessuno vuole rinunciare. Quindi, probabilmente, voteremo con questa stessa legge anche alle prossime elezioni. Pertanto, va rilevato che, questa riforma si è tramutata per gli italiani in una “ trappola” da dove sarà molto difficile uscire poiché, come detto, sarà difficile che ci sia un partito che voglia rinunziare al “potere” sulle scelte dei cittadini da candidare che questa riforma assicura loro. Che fare? Come uscire dalla trappola? Voglio sperare che assuma potere politico qualcuno che abbia tanto buonsenso e tanta autorevolezza da imporre la revisione di questa riforma “ capestro”.

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Satira

Per ridere un po'

a cura di Giuseppe Lurgio

Carissimi lettori e lettrici ben ritrovati!
Ora che l'estate sta per andarsene lasciando il posto all'autunno che porterà con se un velo di tristezza,ecco per voi un po di barzellette.
Nella speranza che possano accendere in voi il buon umore,vi auguro ottima lettura!

 

1)
Al ristorante:
Cameriere?,Quanto ci vuole per la lepre?sa.e un'ora che aspetto!

E guardi,mi dispiace ma ci vuole ancora un po di tempo!
E per fortuna che non ho ordinato le lumache!

2) Al bar.

Alcuni tizi stanno raccontando al bar delle barzellette sui carabinieri.Allora uno dei tizi chiede agli altri: La sapete qual'è l differenza tra un carabiniere e uno stronzo?
Allora non potendone piu di sentire tanti affronti si alza un carabiniere in borghese e dice al ragazzo che aveva proposto la domanda e sbattendolo al muro le dice in tono minaccioso: Io sono un carabiniere in borghese e sono curioso,perchè

non me lo dici tu che differenza c'è tra un carabiniere e uno stronzo?
Allora il tizio inchiodato al muro e impaurito risponde: nessuna nessuna!
Allora il carabiniere piu calmo dice:a bene,mi pareva!

3) CAFFÈ

La barista al cliente:
Guardi che se mescola così forte il caffè con il cucchiaino perde la.roma!
E che me frega!
Io sono tifoso del LAZIO!

4)

Tra bambini,
lo sai che papà certe volte specie di notte ha paura?
Ma và,non e possibile!
E allora spiegami perchè quando la mamma non c'è lui va a dormire dalla nostra vicina?

5)

Un giorno un signore mette un annuncio su uun giornale dicendo che cercava una moglie.
Dopo qualche giorno le arrivarono un mare di risposte nel quale tanti uomini dicevano: prenditi lla mia!

6)

Due vecchietti si siedono a un tavolo di un ristorante e al cameriere ordinano il pranzo. "Per primo, ci porti una minestra per me e una bistecca per mia moglie. Per secondo, una bistecca per me e una minestra per mia moglie". Il cameriere incuriosito chiede il perche' di una ordinazione cosi' particolare.
E il vecchietto imbarazzato dapprima rimane muto, poi lo chiama vicino e in un orecchio gli sussurra: "Abbiamo solo una dentiera in due".

7)

..........
Due uomini parlano delle mogli: "Sai, mia moglie non sta tanto bene, cosi' l' altro giorno l'ho portata dal dottore, che ha detto "La faccia mangiare".
"E tu che hai deciso?". "Beh ho deciso che quest'estate vado in vacanza in Africa: la' sicuramente se la mangiano!!"

8)

..........
Attrice promettente
Due vecchi amici di mezza si incontrano, parlano del più e del meno e a un certo punto uno chiede all'altro: "Come sta tua figlia? Ha già vent'anni, vero?".
"Sì, esatto! Da un po' di tempo a questa parte si è messa in testa di fare l'attrice ed è andata a Roma in cerca di lavoro...".
"Ah... e ha già fatto parti?".
"No! Per ora solo due aborti spontanei"

9)

...........
Come si chiama il figlio di Ali Babà?
Alì Bebè.

10)

Un frate e' in giro in cerca di elemosine.
Bussa ad una porta e gli viene ad aprire una bella biondona provocante e quasi nuda che esclama: "Mi scusi, pensavo fosse il latte".
E il frate:
"Beh, per questa volta si accontentera' di un cappuccino!".

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